Fare il confessore oggi, tra crisi del senso del peccato e nuove aperture di Papa Francesco nel campo della morale sessuale.
Se ne parla in un corso di aggiornamento al santuario di San Gabriele (TE).
Mestiere’ difficile quello del confessore. Soprattutto in un’epoca nella quale da tempo si dice che è stato smarrito il senso del peccato e che viviamo in tempi di relativismo morale. Il che significa di conseguenza crisi del sacramento del perdono, confessionali sempre più deserti in quasi tutte le parrocchie, anche se nei santuari sono ancora molti i fedeli che si confessano. Soprattutto oggi, epoca nella quale un Papa come Francesco non ha mai smesso di predicare il vangelo della misericordia, con aperture in vari campi, come quello della morale sessuale nei confronti dei divorziati risposati e delle coppie omosessuali, con le note proteste da parte di alcuni ambienti della chiesa cattolica. “Se una persona è gay, cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicare?”, disse Papa Francesco di ritorno dalla visita in Brasile nel 2013. E poi le varie aperture ai divorziati risposati di papa Francesco: “La Chiesa non chiude la porta ma la spalanca a tutti”.
Tuttavia, dopo le aperture di Papa Francesco, Papa Leone XIV ha rimesso invece l’accento sulla famiglia formata sul matrimonio di un uomo e una donna. Nel suo primo incontro con gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede, Papa Leone ha chiesto di investire “sulla famiglia, fondata sull’unione stabile tra uomo e donna”.
Insomma, peccato e misericordia dopo Papa Francesco e ai tempi di Papa Leone. Perdono e indulgenza, attuali come non mai in questo anno giubilare. Crisi del sacramento del perdono e nuove prospettive nel campo della morale sessuale, accoglienza e accompagnamento delle coppie irregolari, apertura alle coppie omosessuali. Questi temi saranno al centro del corso di aggiornamento “Fare il confessore oggi” che si svolgerà dal 21 al 23 luglio 2025 presso il santuario di San Gabriele.
Il convegno, che sarà moderato da padre Marco Staffolani, docente preso la pontificia università Lateranense di Roma, inizierà lunedì 21 luglio alle ore 16 con il saluto di padre Aniello Migliaccio, primo consultore dei Passionisti italiani, di monsignor Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri e di monsignor Camillo Cibotti, vescovo di Isernia-Venafro e del Trivento e presidente della Conferenza episcopale abruzzese-molisana. Seguirà una conferenza su ‘La confessione nell’esperienza e nella tradizione passionista’, tenuta dal passionista padre Alessandro Ciciliani, storico.
Nei giorni seguenti, su alcune tematiche della morale sessuale cattolica, interverranno il professor Tonino Cantelmi, chirurgo e psicoterapeuta, padre Maurizio Faggioni francescano, docente di bioetica nelle università pontificie e don Aristide Fumagalli, sacerdote milanese e docente di teologia morale, che interverrà sul tema “L’amore possibile: persone omosessuali e morale cattolica”.
In un suo recente libro don Fumagalli si interroga su come riuscire ad accompagnare e integrare nelle comunità cristiane il mondo LGBT. Nel libro l’autore prende una posizione chiara: “La questione morale riguardante l’amore omosessuale non è ‘se’ sia possibile, ma ‘come’ possa essere vissuto”.
Il convegno sarà concluso dall’intervento di monsignor Emidio Cipollone, arcivescovo di Lanciano-Ortona che tratterà il tema ‘La crisi del sacramento del perdono?’.

